Nella
rete trovi di tutto, trovi anche un’App sul lavoro e non funziona. La settimana
scorsa girovagando su internet mi sono soffermato su un’applicazione sul
lavoro, ormai facciamo moltissime cose attraverso lo smartphone. Ma la cosa
interessante è ci viene proposta addirittura dal Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali per offrire servizi sia ai cittadini alla ricerca di un
posto di lavoro sia per facilitare le aziende a trovare la manodopera. Ho scaricato
quest’App - cliclavoro (foto A) - di solito prima di istallare ci sono i
commenti degli utenti che l’hanno scaricata. E sono tutti commenti negativi.
Non fidandomi dei pareri (c’è ne sono una quarantina se non di più) ho voluto
provare di persona. Ed ecco il primo intoppo: per ottenere username e password
bisogna obbligatoriamente registrarsi al portale www.clicalavoro.gov.it (foto B) e dal telefono non mi apre il collegamento,
quindi ci vuole un Pc. Oltre alla funzione
di invio delle candidature (che non funziona), ClicLavoro localizza le Agenzie
per il Lavoro e i Centri per l'impiego più vicini alla propria posizione (foto C). Ma quando metto Campobasso…(foto D) non c’è niente, eppure c’è! E’ un’App che
bisogna migliorarla? Fatto sta che il lavoro è latitante ma questo è un dato di
fatto, oppure c’è ma pagato in nero o meglio ancora sottopagato. Il vero
problema del mercato del lavoro in Italia sono le tasse sul lavoro. Una
diminuzione del cuneo fiscale (riguarda chiunque abbia un lavoro o speri di
trovarlo o voglia assumere qualcuno) consentirebbe ai datori di lavoro di
assumere e ridare slancio alla produttività. E’ un circolo vizioso. Ma vuoi che
il Governo abbassi le tasse? No, per carità!
lunedì 18 aprile 2016
Stai cercando lavoro? C'è un'App... che non funziona!
Ci viene
proposta addirittura dal Lavoro Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
venerdì 1 aprile 2016
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