Visualizzazione post con etichetta Sardegna e Veneto. 17 aprile. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sardegna e Veneto. 17 aprile. Mostra tutti i post

mercoledì 30 marzo 2016

Il referendum sulle trivelle

Le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto saranno chiamate al voto il prossimo 17 aprile 

Il prossimo 17 aprile gli italiani saranno chiamati al 67° referendum abrogativo della storia repubblicana, per la prima volta richiesto dalle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto. La domanda che si troverà stampata sulle schede è "Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c'è ancora gas o petrolio?" Dunque chi vuole eliminare le trivelle dai mari italiani deve votare sì, chi vuole che le trivelle restino senza una scadenza deve votare no. Affinché il risultato possa essere valido dovrà essere votato dal 50% degli italiani più uno degli aventi diritto. Si voterà dalle 7 alle 23 e lo scrutinio inizierà immediatamente dopo la chiusura dei seggi.
La storia dell’Italia inizia con un referendum: era il 2 giugno del 1946 e i cittadini italiani furono chiamati a scegliere fra monarchia e repubblica. Il referendum rientra, insieme all’iniziativa legislativa popolare e alla petizione, tra gli istituti di partecipazione diretta dei cittadini alla democrazia. Nel nostro ordinamento il referendum abrogativo e costituzionale.
“Art. 75 della costituzione italiana – E’ indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. La legge determina le modalità di attuazione del referendum”