La Bufala non è la
femmina del bufalo ma è peggiore. E’ una notizia falsa, ingannevole, che altera
la realtà dei fatti. Notizie che modificano le opinioni verso un argomento, una
persona o una situazione. Questo accade nel web, cioè Internet. Ci vuole
coraggio a raccontare false notizie per soldi. Leggerle fa guadagnare a chi le
scrive. Crei un sito di “articoli falsi”, lo condividi su Facebook e Twitter (i maggiori social network) e
aspetti che gli utenti, ignari, clicchino sul link. Poi entrando nel sito, si
troveranno di fronte ai banner pubblicitari (di cui alcune si apriranno in
automatico appena entrati nel sito per leggere la "notizia"). Alcuni
utenti risponderanno e continuano a cliccare, e il gioco è fatto. Più clicchi
ed è maggiore il guadagno. E’ sempre così. Mi chiedo, come si fa a lucrare
sulle false notizie. Dalle morti degli
attori, dei personaggi pubblici o a quelle delle disgrazie, dei fenomeni quali
bullismo e via dicendo?
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mercoledì 23 marzo 2016
Internet, quante “bufale”
Nel web ci sono sempre più notizie ingannevoli e false
lunedì 21 marzo 2016
Lo dice Twitter: il Molise è triste
Non fa statistica l’indagine
fatta da iHappy su un campione di post pubblicati
Questa volta a finire
sulla cronaca nazionale (Corriere della Sera) l’indagine sulla felicità degli
italiani. A detenere nel 2015 l’ultimo ed il penultimo, tra le 110 province italiane,
Isernia (47,2) e Campobasso (48,1) La classifica regionale, appunto, dice che
il Molise è fanalino di coda con il
47,6%, dunque è peggiorata nella classifica rispetto al 2014. Questo è il
responso di iHappy che attraverso l’analisi del contenuto emotivo dei milioni
di tweet pubblicati quotidianamente, stila ogni anno la graduatoria delle città
più felici e più tristi della penisola. Uno tra più noti social network Twitter, in automatico, rende disponibile un
campione di post identificati come “felici” (messaggi di gioia, allegria) e un
campione di “infelici” (ansia, rabbia, paura). Il campione diffuso è limitato e
non ha alcuna valenza statistica che lo renda rappresentativo degli umori
dell’intero popolo di Twitter. Questa indagine si basa sulle le differenze
territoriali (per il terzo anno consecutivo la Puglia (54,4) si conferma ai
vertici nella classifica della felicità italiana), 24 ore di felicità (l’umore
cambia da quando di alzi a quando prendi sonno), le principali determinanti
della felicità degli italiani (per esempio Natale, Pasqua…) o gli eventi che
hanno maggiormente inciso sulla felicità degli italiani (attentati, terremoti
ecc.).
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